venerdì 26 marzo 2010

Scintilla

Nel febbraio 1930 la vasta ripresa di lotta antireligiosa, che nelle campagne sovietiche si intrecciò alla collettivizzazione, servì al papa Pio XI per lanciare un appello a tutti i fedeli affinché si unissero in una "crociata di preghiere" contro "le orribili e sacrileghe scelleratezze" operate da coloro che il giornale del Vaticano chiamava in quel periodo "i selvaggi moscoviti". Pochi giorni dopo, parlando nella sua diocesi, il cardinale Faulhaber di Monaco riecheggiò l'invito: "una terribile tragedia si svolge davanti i nostri occhi; il tentativo del bolscevismo russo di governare un impero senza Dio, di erigere un ordine statale senza i dieci comandamenti divini, di fondare una civlità senza fede nell'anima e nell'eternità, di sistemare un'economia nazionale senza proprietà privata". Dove l'accostamento livellatore fra Dio, anima e proprietà privata non è senza sapore.

Da Storia dell'Unione Sovietica Vol.II di Giuseppe Boffa, pag. 45-46.

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