venerdì 16 dicembre 2011

intellettualmente onesto

"Non ritengo nessuno indegno della mia ira" (cit. Vittorio Sgarbi)

Fonte:
l'ha detto qui, minuto 41: http://www.video.mediaset.it/video/matrix/full/268929/la-tv-di-monti.html

giovedì 8 dicembre 2011

La camomilla sogni d'oro non funziona

Il mio flusso di pensieri prima di riuscire a prendere sonno comincia ad assomigliare ad una specie di interrogatorio. Dura troppo (ieri circa 3 ore!!!). Ripesco avvenimenti lontani, mi faccio film immaginando risposte o interventi in certe situazioni. Cambio posizione e cuscino milletrecentovantre milioni di volte. Sigh. Per certi versi è interessante, se non mi sottraesse sonno. Forse è colpa del the che bevo durante il giorno.

domenica 27 novembre 2011

meccanica celebrale

Stanotte, tanto per cambiare, l'ho sognata. I miei sogni riflettono le mie ossessioni del momento: sogno lei, l'altra, il relatore. Da qui un principio di insonnia: nemmeno nel sonno riesco ad avere un qualche tipo di pace, di svago. Ormai non ricordo più a cosa pensavo prima di questi tre elementi. Perché, poi, i momenti di serenità o gioia non si traducono mai in ossessioni, ma svaniscono con un soffio non è dato saperlo. Che beffa. Come per Schopenhauer, sembra di stare in un perpetuo oscillare tra la noia e la sofferenza. Ma va bene così. Ogni tanto qualche cosa di bello non manca di farci visita.
Tornando al sogno, è chiaro che il mio corpo sta tentando di rigettarla, di chiudere il conto una volta per tutte: nel sogno era ingrassata, con i capelli tagliati cortissimi che le conferivano un aspetto trasandato e malato, quasi spaventoso. Quando il lato razionale non è riuscito ad allontanarci da ciò che ci è diventato deleterio, ci prova l'inconscio attraverso basilari istinti corporei. Talvolta ci riesce, persino; rilasciandoci un'impressione talmente forte da rimanerci incollata anche una volta svegli. Un po' aiuta, innegabilmente.
Questo fenomeno, che ho riscontrato più volte, da una parte mi intristisce: in un certo senso mostra quanto casuali, ingiustificati, incontrollabili siano le nostre emozioni e i nostri giudizi. Quanto sia vano crederli oggettivi, quanto sfuggano al nostro dominio. D'altra parte è rassicurante sapere che la nostra mente, volenti o nolenti, tenta di imboccare la strada della guarigione. Il buon sonno ristoratore.

mercoledì 23 novembre 2011

Questo non è un saggio

A che serve la letteratura. Fra le tante cose, serve a sfogare sulla carta i nostri eccessi, a svuotarci prima di raggiungere un punto di rottura. Ci ristora come un buon pianto da uno stato di agitazione febbrile. Sono convinto che Goethe abbia fatto tirare una pallottola alla tempia a Werther per non doverlo fare lui stesso. Come avviene? Per poter essere trascritte, le nostre emozioni-pensieri devono passare per un processo di razionalizzazione, che ha l'effetto di rallentarle. Questo ci dà il tempo di prender fiato, crea delle distanze fra queste e il resto di noi. E' un processo ambiguo: per certi versi ce le estranea, per altri versi ne garantisce una più lunga durata. Comunque, cominciamo ad esercitare su di esse un certo dominio. Ma vi è un rischio. L'analisi che cominciamo a intraprendere non è sempre imparziale e potremmo cadere nella tentazione, con l'arte romantica, di idealizzare quella parte di noi stessi, di darne una connotazione estetica abbastanza forte da impedirci di difenderci adeguatamente da sentimenti negativi, autodistruttivi, come l'accidia. Non a caso, la bellezza del personaggio "negativo" Werther ha scatenato il noto "effetto Werther", un'ondata di suicidi per tutta Europa. Bisogna evitare di essere troppo compiacenti con noi stessi, dobbiamo invece inebriarci di uno spirito critico dotato di una logica inesorabile, anche se ciò può sembrare avvilente.

mercoledì 9 novembre 2011

pericoloso non intenzionale

Quando ascolto (vivo) la musica in auto, vado su di giri. In tutti i sensi.

space is deep, hawkwind.

L'universo è profondo quanto ne riesci a contenere. varianti: l'universo è profondo quanto sei disposto a contenerlo. l'universo è profondo finché non scoppi. la vita è profonda quanta ne sopporti.

lunedì 24 ottobre 2011

una noia frenetica

Caratteristico della vita è il non poter decidere a che velocità farla andare. In questa fase vorrei avere un'accelerazione degli eventi, risolvere delle questioni. Mi trovo invece in un limbo che mi affatica, mi scava dentro.E' come se vedessi un bivio in lontananza ma non riuscissi ancora a leggerne le indicazioni riportate. Senza sapere nemmeno se potrò scegliere effettivamente. Ed intanto trascino il mio corpo, avvicinandomi lentamente, cercando di pensare ad altro, quando in testa ho solo quel bivio all'orizzonte, indecifrabile.

domenica 16 ottobre 2011

gast

Che dire della sensazione che lascia l'aver appena concluso un buon libro? Che poi, dire un "buon libro" è un'espressione del tutto impropria, come se si stesse parlando di una torta, di un caffé. Beh, lascia anzitutto turbamento. Un movimento interiore, più che intellettuale. Getta luci e ombre su degli aspetti di noi stessi che facciamo fatica ad esplorare da soli. Che ramanzina detestabile... Lasciatemi giungere a qualche punto, che sento una qualche furia da sfogare: 1) prendete la scena di eternal sunshine of a spotless mind, quando sono sdraiati sul lastrone di ghiaccio e uno dei due dice la frase più potente e romantica che si possa dire "non vorrei essere in nessun altro posto". è una situazione che mi terrorizza. Credo di aver amato, credo di essere stato amato, ma non abbastanza - forse - da poter dire con tutto/i me/se stesso/i (al 1000%) una frase del genere. Non che si desiderasse di stare da un'altra parte, tutt'altro! Non si tratta di annoiarsi; eppure domandarsi anche solo per un istante se per caso non ci si stia annoiando, ci fa accorgere di un quantum di mancanza di felicità adrenalinica. La sola passione che può condurre ad una convinzione così invincibile. Così, l'idea di avvicinarmi ad una nuova ragazza è accompagnata dal pensiero di non riuscire infine a provare quello che si deve, che mi rende perplesso o mi allontana. Del resto: si deve provare? è quella sensazione solo una costruzione artistico-letteraria? o comunque un'illusione destinata con il tempo a sparire, mentre il rapporto deve essere cementificato dal buon senso? 2)se avessi un reddito assicurato senza lavorare, mi chiedo, sarei anche io preda di un'indolenza devastante come Dino del romanzo La Noia di Moravia? E' questo il libro che ho appena finito di leggere. E' destino che i libri composti da una sola parola mi conquistino: La noia, La nausa, La Fame, Il Laureato (che poi è lo stesso che se ci avessero scritto "la noia"), ecc. Un mio vecchio professore se ne è uscito proprio recentemente con una citazione moraviana che recita: "Ci sono bambini tonti, ottusi, insensibili. Ci sono quelli che sono molto sensibili, ipersensibili. Quelli ipersensibili possono diventare dei disadattati; ma possono anche diventare degli artisti". Si prenda un epilettico eccellente come Dostoevskij! Questo stare in bilico delle vite di tali soggetti ne rende la vita intensa, anche se in un modo del tutto differente da una sua definizione superficiale, che vorrebbe intensa una vita piene di esperienze più o meno mondane. La vita gli scivola addosso, invece, tra l'abitudinario e il nuovo, lasciando un senso di straneamento che conduce continuamente alla domanda: "cos'è tutto ciò? c'è davvero? è assurdo, perché gli altri non se ne accorgono? Perché io sento diversamente?". Quest'ultime due domande generano il cinismo, l'amoralità: ci si percepisce differenti. Infatti si è indifferenti a tutta una serie di circostanze, status, ecc, a cui la norma sociale attribuisce grande importanza e interesse, e tutta l'attenzione è raccolta da aspetti che rimangono pressocché incomunicabili, non codificati, condannando giocoforza ad un isolamento.

venerdì 14 ottobre 2011

Approved

Rassegna stampa critica: Ed 1) http://www.newyorker.com/online/blogs/johncassidy/2011/10/a-nobel-for-freshwater-economics.html e 2) http://www.versobooks.com/blogs/736-slavoj-zizek-at-occupy-wall-street-we-are-not-dreamers-we-are-the-awakening-from-a-dream-which-is-turning-into-a-nightmare e 3) ?

lunedì 10 ottobre 2011

Tornato da un funerale

La persone morte non ci guardano dall'alto dei cieli, non diventano stelle, né niente di questo genere. Perché quando a qualcuno viene a mancare un qualche "affetto" la gente se ne esce sempre con queste idiozie? Se ne stessero zitte, se non hanno nulla da dire. Non si tratta di esser credenti o atei, si tratta di decenza.

sabato 8 ottobre 2011

Perché sono considerato un cretino

Chiamare lo "champagne" "sciampagna" è una di quelle minuscole sciocchezze che mi pongono di buon umore. Anche berlo non guasta.

Social Lab

l'esperimento Belgio ha dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che nelle nostre società burocratiche i governi sono poco più di una manifestazione di facciata.

wrong turn

Anche io ho una sensazione del genere:
Questo libro, ergo, appare come un buon punto di riferimento.

giovedì 6 ottobre 2011

Thomas Crapper sempre nel mio cuore

Ogni tanto crepa qualche star, ed ecco, stavolta signora con la falce (detta dagli amici Cancro) si è portata via Steve Jobs. Premetto: non ho (avevo) nulla contro Jobs. Per quanto non me ne possa fregare di meno, posso dire che lo trovavo un soggetto interessante, più interessante di molti altri. E' forse anche per questo che trovo così degradante tutto il battage (non saprei chiamarlo altrimenti) che si sta facendo intorno al decesso del povero tizio miliardario. Appena crepa qualcuno di famoso - e Jobs lo era diventato parecchio- comincia la lagna patetica e non-sense di tutta una numerosa schiera di fan, sedicenti stimatori dell'ultim'ora, pendolari a corto di argomenti e qualche passante. Messaggi assurdi come "rimarrai per sempre nei nostri cuori" -dai, ma che roba è?-; "hai cambiato il mondo!", "r.i.p.", ecc. Stavolta se ne sono usciti su con l'espressione allucinante e davvero comica di "l'uomo che sussurrava al futuro", che non posso leggere senza scoppiare in una irrefrenabile risata isterica. Una soggetta in Tv assicurava che grazie all'Iphone , Jobs aveva cambiato la sua vita. Una dichiarazione che non ha bisogno di commenti: se ne deduce immediatamente che la tipa possiede la profondità di una salsiccia di pollo andata a male. Woooo, sì la comunicazione è più veloce, che bello, dai, che favola ragazzi, evviva il futuro! In questo momento non desidero affatto fare del sarcasmo su quelle persone che ritengono progresso l'introduzione di merci tecnologiche che creano dei bisogni -prima inesistenti- che loro stesse sono destinate a soddisfare, e che a dirla tutta hanno l'effetto ultimo di anestetizzare una condizione umana già ampiamente annichilita nel turbinio consumistico quotidiano. Ah-ah. Anf, anf. Volevo invece testimoniare la mia solidarietà a tutti quei poveri stronzi come Jobs che dovranno sopportare, in punto di morte, l'idea che la gente parlerà di loro e interpreterà -con tutta l'idiozia di cui è capace- la loro vita. Io lo troverei frustrante, da mal di pancia. Una truffa perpetrata nei miei confronti da parte della società degli spettacoli, che dopo aver asservito la mia vita, se ne appropria per degradarla ulteriormente, privandola di quel briciolo di autenticità che gli rimaneva nella sua intimità, nel suo non detto, nel suo vortice caotico.

domenica 2 ottobre 2011

Occupy Wall Street

Dato che qualsiasi cosa sarebbe meglio del sistema attuale... beh, riversatevi nelle strade! Follow them here

per un'economia psichedelica

http://econc10.bu.edu/economic_systems/economics_system_frame.htm non è un sito ma un favoloso trip lisergico nel mondo della storia e del pensiero economico. Sperimentate.

precisamente

‎"L'esito attuale della crisi della cultura moderna è la decomposizione ideologica. Non si può più costruire niente di nuovo sulle rovine, e il semplice esercizio dello spirito critico diventa impossibile, quando ogni giudizio entra in collisione con gli altri ed ognuno si riferisce a frammenti di sistemi obsoleti o ad imperativi sentimentali personali." Qui il testo completo

it's what i do

La teoria neoclassica dell'equilibrio economico generale è la più grande macchina di Rude Goldberg che l'accademia sia mai riuscita a produrre.

giovedì 16 giugno 2011

cuore di nonna

giugno 2011

Caro Valerio la nonna ti augura un buon onomastico con un mondo di ogni bene. Cerchi (sic) di essere felici e fai felice anche a l'altri (sic) con il tuo modo di agire. Tanti baci
nonna Clelia

martedì 7 giugno 2011

ancora una citazione dal Casanova

[...] tutta la nostra eloquenza nelle ultime 24 ore si ridusse ai sospiri, alle lacrime e ai più teneri baci di due innamorati che si devono lasciare, costretti da un serio motivo a por fine alla loro felicità.
Henriette non cercò di illudermi per attenuare il mio dolore.[...]
Il postiglione tornò l'indomani da Chatillon. MI consegnò una lettera di Henriette in cui trovai questa sola parola: "Addio".
Non potendo partire che il giorno successivo, passai solo nella mia stanza una delle più tristi giornate della mia vita. Avevo scorto una scritta sul vetro di una delle due finestre che diceva: "Dimenticherai anche Henriette". Aveva inciso queste parole con la punta di un piccolo diamante di un anello che le avevo regalato.

venerdì 3 giugno 2011

Non si fanno sgarbi a Sgarbi.

adoro Vittorio Sgarbi. l'amo. E' la bocca verità. A volte si fa prendere dall'egocentrismo e perde argomenti, ma anche in quel momento, nella sua menzogna, è la verità.

sabato 7 maggio 2011

domenica 13 marzo 2011

violenza cinematografò

In produzione un nuovo film di Mel Gibson. Questa volta, il protagonista sarà direttamente un'accetta, particolarmente affilata. L'accetta, venuta a scoprire che il vicino "inglese" progetta di rubare tutta la minestra del suo padrone e violentare il suo ciocco di legna preferito, comincia ad accettare a destra e a manca in nome della libertà e dell'amore. La coraggiosa e cruenta accetta finirà per mandare in rotta le truppe dell'avversario, delle chiavi inglesi, dopo averlo mutilato in più parti. Il film si chiude con l'accetta completamente spennellata di rosso sangue, al punto da renderla indistinguibile dal camion di pompieri giunto fin lì per spegnere l'incendio appiccato alla casa dell'inglese dalla accetta.

mercoledì 16 febbraio 2011

Febbraio Gattaio

Non dimentichiamo, fratelli, la triste epurazione del combattente per la libertà Beppe Bigazzi, sospeso dai pubblici servizi per aver mostrato memoria storica non gradita.

"Cari figlioli, date una carezza ai vostri GATTINI, e dite loro che questa è la carezza del Pap...Bigazzi"

martedì 15 febbraio 2011

En Passant

Free Iran: questo blog esprime la più totale solidarietà ai compagni in rivolta in Iran leggi qui

Milleproroghe: assurdo che si continui a sovvenzionare l'illegalità (mi riferisco alla proroga per il pagamento delle multe per le quote latte, frutto di lobbismo leghista)
leggi qui

ADESSO CHI LO SPIEGA R. COASE: leggi qui
per andare a dormire meno scontenti.

lunedì 24 gennaio 2011

lunedì 3 gennaio 2011

Tamtomeò

piero angela biascica.
per carità lucido, ottima proprietà di linguaggio...
però strascica le parole, povero diavolo.
commovente, altro che giovanni paolo II.

Spero che qualcuno si stia godendo la giacca che oscar giannino indossa stanotte a porta a porta. Solo un libertario-liberista può indossarla senza essere un albero di natale. In effetti ogni tanto lo scambio con l'albero alle spalle di bruno vespa. Chissà se gliele fanno su ordinazione.
Non mi capacito: come è possibile che porta a porta continui ad usare quella sigla musicale ridicola? Non possono chiedere a qualcuno di quelli che fa le sigle di rainews di dedicargli qualche minuto?

In Vino Dialettas

scutulej a tuvajett
non accussì
mò su'ssajut
vabbuò io vad'a cuccà
vuò nu poc' e vin?
lo fa n'amic mij
vuò no poc' e vin?
ovvuò? obbuò? lo fa n'amic mij.
angelo, nu poc' e vin?
men? valerh? pauhw?
nu poc' e vin? (gesto con la buttej)
lo fa n'amic mij.
che rir? stai a fa e peret' addoss a
cagnett?guagliò sì pòph nu strunz..